Comunque anche Leopardi diceva le parolacce

Il congiuntivo è morto, il punto e virgola è morto e anche l'italiano non si sente tanto bene. Continuano a ripeterci che la nostra lingua si sta corrompendo, ma siamo sicuri che le cose stiano davvero così? Siamo sicuri che l'italiano virtuale sia quello di Facebook e Twitter e non quello scolastico-burocratico che ci spinge a dire "recarsi", "presso", "effettuare"? Con grande ironia e intelligenza, Giuseppe Antonelli decide di sfidare i luoghi comuni del conservatorismo e del perbenismo linguistico, spingendosi fino alla (parziale) riabilitazione delle parolacce e delle vituperatissime abbreviazioni che si usano negli sms e nelle chat. Perché la lingua è un organismo vivo e, con l'intenzione di proteggerla da ogni innovazione, si finirebbe per metterla in gabbia e farla morire triste e deperita, di ibernarla in nome di una mai esistita èra glaciale della perfezione.

Dettagli +

Data di pubblicazione: 23.09.2014
Editore: Mondadori

Edizioni +
Dello stesso autore +
La vita delle parole Il Mulino
Italia
28 ottobre 2023
Il Dante di tutti Einaudi

11 ottobre 2022
Il mondo visto dalle parole Solferino

19 novembre 2020
L'influenza delle parole Corriere della Sera

6 giugno 2020
Il museo della lingua italiana Oscar Saggi - Mondadori

3 giugno 2020
Una vita tra le parole Corriere della Sera

30 dicembre 2019
Il sentimento della lingua Il Mulino

17 ottobre 2019
L'italiano. Parlare, scrivere, digitare Treccani

4 luglio 2019
Volgare eloquenza Economica Laterza

7 febbraio 2019
Il museo della lingua italiana Mondadori

30 ottobre 2018
Ma cosa vuoi che sia una canzone Corriere della Sera

7 marzo 2018
L’italiano nella società della comunicazione 2.0 Corriere della Sera

24 gennaio 2018
La lingua in cui viviamo Bur - Rizzoli

19 ottobre 2017
Volgare eloquenza Laterza

18 maggio 2017
Un italiano vero Rizzoli
Italy
8 settembre 2016
La vita non è in rima Laterza

5 settembre 2013

Rosaria Carpinelli
Consulenze Editoriali

Home Libri Autori Diritti esteri Storie Chi siamo
It/En